Ancient Marbles Wiki
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Giallo Antico slab used in a counter of a Thermopolium (Pompei). this slab is cut so that presents two different varieties of this marble: the upper one with pale pink clasts and dark red cement (Carnacino variety) and the lower one with strong yellow clasts and purple-violet cement.

Name[]

Giallo Antico.

Latin name[]

Marmor Numidicum.

Petrographic Characterization[]

Limestone

Origin[]

Quarries are located around Chemtou (ancient Simitthus), Jundubah province, Tunisia.

Description[]

Corsi description[]
« Il tessuto del marmo è compatto , e la grana è fittissima. Sebbene la base del colore sia sempre la stessa, ciononostante i gradi delle tinte sono variabilissimi. Gli antichi scrittori ora l'hanno assomigliato al più puro avorio, ora ai dorati raggi del sole, ora alla porpora , ora allo zafferano. Queste espressioni sono state più vere , che immaginose poiché effettivamente se ne trovano de' saggi di un giallo tanto pallido, che diresti bianco. Plinio dice che il marmo Numidico tanto è più stimato quanto è più livido. Quello che gli scarpellini chiamano giallo dorato ha veramente la lucentezza dell'oro, quello che chiamano giallo cupo tende al colore dell'arancio; ed è bellissimo, quello che chiamano giallo paglia, perchè simile al color delle penne de' passeri delle Canarie. V'è una specie di giallo antico chiamato carnagione e come bellissimo è tenuto in gran pregio, quando la tinta è naturale , ma talvolta acquista il nome di carnagione quel giallo che ha sofferto l'azione del fuoco. Altro è brecciato, altro è venato con varj gradi di giallo, e talvolta con liste sempre tendenti al pavonazzo più o meno carico. Generalmente è più stimato quel giallo che meno è macchialo e che presenta una sola tinta qualunque essa siasi.Fra gli unicolori è rarissimo quello che assomiglia al color della rosa. Fra i venati i più rari sono quelli che hanno il fondo giallo chiaro con liste candide; e quelli di fondo giallo scuro con onde pavonazze. »
(Corsi 1833, pp.90-91)
Pullen description[]
« The well-known Giallo antico comprises endless varieties of shade and colour, and is of surpassing beauty. The Romans called it Numidian marble, but it probably came from a mountain range between Algiers and Oran, where quarries of the same species still exist. The columns at the Arch of Constantine are made of it except the one at the corner nearest the Meta Sudans, which is of Carrara. It is, however, never seen to advantage, when it has lost its polish by exposure to dust and rain. At a tomb in S. Francesca Romana are two very singular columns of this marble, broadly streaked with alabaster. Under the influence of fire the yellow turns almost red, as in a door frame at S. Cecilia. »
(Pullen 1894, pp. 17-18)

Varieties[]

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